Un altro giro di neve, questa volta proprio a ridosso del tanto sospirato rientro a casa, e ora con in valigia una domanda.
Il mese scorso la zia del consorte, che non mi vedeva da tanto tempo, alla fine solamente di una serata insieme, mi ha salutata dicendomi che mi aveva trovata piu' sicura di me stessa. Io sono caduta dalle nuvole. Ovviamente sono consapevole del fatto di essere cresciuta tanto in questi mesi di residency ma, if anything, in questo percorso ho notato di essere diventata piu' cinica e disillusa. Piu' sicura di me stessa proprio non me l'aspettavo... forse la zia non sa che io e la sicurezza siamo da sempre antitetiche, la sicurezza e' una sorta di miraggio onnipresente nella mia vita...
Ora torno a casa per la prima volta dopo un anno e mezzo, dopo una serie di sfide, di successi, delusioni, fatiche e momenti memorabili. E ora, anche dopo questo commento. E sono curiosa di sentire quello che avra' da dire l'intera family. Di farmi dire da loro, che mi conoscono come nessun altro, chi sono e chi sono diventata ai loro occhi.
Vorrei aver scritto della residency in queste pagine, per poter leggere da me chi ero e chi sono diventata. Per una constatazione, come diciamo noi, "evidence-based". Perche' ormai do per scontato tutto cio' che mi sorprendeva e che ora ha assunto le sembianze della banale normalita'. Perche' non mi ricordo bene cosa cercavo, so solo quello che ho trovato. Non mi ricordo bene chi ero, ma sto studiando chi sono. Perche' spesso mi stupisco di cose che poi, mi torna in mente, erano normali nel mio passato pre-residency. Perche' anche se il traguardo che raggiungiamo e' sempre scolpito in un sostantivo chiaro e univoco fin dall'inizio, il cambiamento che attraversiamo e' sottile e impalpabile, evolve lento e malleabile, lievita sempre un po' misterioso finche' non si manifesta in tutta la sua pienezza. E noi, fino all'ultimo, conosciamo solamente quel nome, quell'obiettivo, ma non sappiamo chi saremo quando lo raggiungeremo, come la nostra personalita', gerarchia di valori, il nostro modo di pensare si staglieranno non piu' nell'immaginazione, ma nela realta'.
Con il nuovo anno per me arrivera' anche un altro giro di match, il match della fellowhip. E lo sento incalzare inesorabile, con una pressione schiacciante, mentre mi sento ancora in fase di crescita, solo (o gia'!) a meta' della mia residency, ancora imparando l'arte del mestiere. Io, che non so nemmeno chi sono nel presente, devo decidere chi voglio essere nel futuro.
Finora la passione ha dettato le regole e mi ha reso il cammino sempre molto facile perche' davanti a me brillava sempre quel camice in corsia che porta e si prende cura.
Quel camice continua a brillare sempre, nonostante le fatiche, i capelli bianchi, le ore di sonno arretrate, e' sempre li', immacolato, pieno di energia, di sogni, di passione, di grinta, alimentato nella sua pienezza dalla gioia e gratificazione che quel "to take care" porta intrinsecamente con se'.
Ma non mi bisbiglia quale camice, tra le tante specialita', calzi meglio su di me, sulla mia personalita', sulla donna che voglio essere. Ogni camice non e' solo un ambito della medicina ma porta con se' un peculiarissimo stile di vita, un futuro per tante cose inflessibile e statico. Ed io non so proprio chi voglio essere. Un medico dedito alla sua carriera? Una ricercatrice? Una mamma e moglie che lavora part-time? Una mamma e moglie punto? Una scienziata in laboratorio? Perche' la vera bottom line e' che non posso essere tutto. E su questo mi sono dovuta ricredere. Ho trascorso l'adolescenza ingenuamente pensando che l'amore e la passione fossero gli ingredienti non solo necessari ma anche sufficienti per realizzare tutti gli obiettivi di una vita. Poi il tempo, o forse la realta' americana con i suoi schemi e ritmi bizzarri, mi ha portato a ricredermi. Che anche se ci sono tante ricette per come essere una sfavillante superwoman in formissima tutto il tempo, questa superwoman proprio non esiste, soprattutto nella lunga scadenza. Quello che esiste, almeno in questa parte di mondo, e' una donna che trova il bilancio tra tanti ruoli, che li incastra a piacere, decidendo, serenamente o a malincuore, quanto tempo dedicare a ciasuno di essi, raccogliendo gratificazioni ma anche facendo salti mortali e, ahime', quella parola impronunciabile all'orecchio americano, a mio avviso, tante rinunce. Che, piu' rifletto, piu' mi accorgo che quello che conta veramente non e' fare tutto bene al 100% ma la felicita' del prodotto finale.
Tuttavia, il prodotto finale e' pur sempre una combinazione di ruoli. E ogni ruolo nasce da una decisione, da un percorso. E piu' cresciamo, piu' e' vasto il ventaglio di possibilita' che si dispiega davanti ad un bivio. E tra le mille strade possibili, dobbiamo scegliere (o forse indovinare?) quale delle tante e' quella giusta, quella migliore. Sempre ammesso che ci sia una strada giusta a priori. Mi piace credere che piuttosto dipende da quello che noi facciamo di ogni strada. Credo fermamente che la felicita' sia una scelta. Ma una scelta nel quotidiano. Nella lunga scadenza, oltre all'ottimismo, c'e' pur sempre bisogno di un po' di saggezza e lungimiranza. Che per quanto apparentemente si incontrino nella contentezza, c'e' pur sempre una differenza tra l'amarezza dell'accettazione, la serenita' dell'accontentarsi e la purezza, seppur effimera, della felicita'. Quando una sola decisione porta a strade, scelte di vite, tipologie di vite cosi' diverse, mi sembra un po' irresponsabile ed immaturo, invece che scegliere spianandomi la strada per i progetti futuri, semplicemente pensare che in un modo o nell'altro it will work out.
In ogni caso, potrei scrivere per ore delle mie riflessioni. Ma piuttosto concludo con una poesia di Cavafy in cui mi sono imbattuta qualche giorno fa.
Ithaka
As you set out for Ithaka
hope the voyage is a long one,
full of adventure, full of discovery.
Laistrygonians and Cyclops,
angry Poseidon—don’t be afraid of them:
you’ll never find things like that on your way
as long as you keep your thoughts raised high,
as long as a rare excitement
stirs your spirit and your body.
Laistrygonians and Cyclops,
wild Poseidon—you won’t encounter them
unless you bring them along inside your soul,
unless your soul sets them up in front of you.
Hope the voyage is a long one.
May there be many a summer morning when,
with what pleasure, what joy,
you come into harbors seen for the first time;
may you stop at Phoenician trading stations
to buy fine things,
mother of pearl and coral, amber and ebony,
sensual perfume of every kind—
as many sensual perfumes as you can;
and may you visit many Egyptian cities
to gather stores of knowledge from their scholars.
Keep Ithaka always in your mind.
Arriving there is what you are destined for.
But do not hurry the journey at all.
Better if it lasts for years,
so you are old by the time you reach the island,
wealthy with all you have gained on the way,
not expecting Ithaka to make you rich.
Ithaka gave you the marvelous journey.
Without her you would not have set out.
She has nothing left to give you now.
And if you find her poor, Ithaka won’t have fooled you.
Wise as you will have become, so full of experience,
you will have understood by then what these Ithakas mean.
Mi e' piaciuta tantissimo questa poesia. Non mi aiuta affatto a prendere la nuova decisione. Non mi guida nel capire chi voglio essere. Ma mi da tanta fiducia che trovero' la mia strada.
In ogni caso, qui i fiocchi scendono che e' un piacere. E mi fanno assaporare la dolcezza di quando riabbraccero', uno dopo l'altro, tutti quanti, stretti, strettissimi; quella gioia, irriproducibile altrove, che mi aspetta a casa... finche' dura, che c'e' pur sempre un aereo che attende di riportarmi in questa palestra di vita, in pista per trovare la risposta che aprira' le danze della nuova avventura.
E prima di pubblicare questo lunghissimo post, le renne che traineranno la slitta di Babbo Natale... quando si dice che a NY c'e' proprio tutto...
Torno nel tuo blog dopo tanto tempo per ringraziarti dei consigli preziosissimi. Dopo averci riflettuto a lungo ho iniziato a studiare nei rari momenti liberi e ho saputo pochi giorni fa di aver superato lo step 1! È proprio un bel natale, tanti tanti auguri e buona vacanza!!! Un abbraccio, alessandra
ReplyDeleteCara Alessandra, complimentissimi di tutto cuore!!! Sono molto felice per te!
ReplyDeleteE grazie per questo tuo commento preziosissimo... che rende anche il mio di Natale ancora piu' bello!
In bocca al lupo per lo step 2 e buon tutto nel mentre!
Un abbraccio forte!
Cara Pookelina,
ReplyDeletespero che ti sia rigenerata durante le festivita' passate in famiglia. Oggi ho ricevuto anche io il mio score dello Step1, ed e' andato bene :) Grazie dei tuoi consigli e del supporto che ritrovavo nelle tue parole. Grazie di condividere le tue esperienze, la tua forza e la tua fragilita'. E' bello leggere e sentire di non essere soli.
Un abbraccio
ps: Inizio a preparare lo Step2CS, qualche consiglio? Grazie di cuore :)
Cara Sissi, felicissima e orgogliosissima di te!!! Davvero, bravissima!!! Questi vostri messaggi per rendermi partecipe del vostro successo sono preziosissimi! E vi ringrazio moltissimo.
DeletePer step2cs io avevo fatto il corso del kaplan (una settimana) e mi aveva preparata bene. Non e' un esame difficile, anzi, ma io non avevo esperienza clinica. Se tu hai fatto la specialita', il libro del first aid credo sia piu' che sufficiente e di certo non ti serve il corso del kaplan!
In bocca al lupo e un caro pensiero... stay warm in quel di Boston!
Grazie mille Pookelina! Crepi lupo, ti faro' sapere!
ReplyDeleteA proposito, il primo w-e di febbraio io e mio marito saremo a NYC per far visita a dei nostri cari amici, e mi piacerebbe incontrarti, che ne dici? Ovviamente sentiti libera di declinare se hai altri impegni, so che la specialita' assorbe molto tempo.
Ti abbraccio
Sissi cara, che bello che sarebbe incontrarvi!!! Quando sarete esattamente a NYC? Noi saremo fuori citta' quel weekend (1/31-2/2) ma rientriamo in macchina e quindi siamo flessibili... mi farebbe tanto piacere riuscire a vederci, anche solo al volo... let me know!
ReplyDeleteUn abbraccio e ancora bravissima!!!!!!
Cara Pookelina,
ReplyDeleteseguo il tuo blog con molto interesse e altrettanta ammirazione!! Mi chiamo Danilo e sono uno specializzando al IV anno di oculistica..in questo momento mi trovo da 2 settimane a NYC per una research fellowship di un anno presso la Cornell.Da tempo meditavo di intraprendere la strada per lo USMLE e non ti nego che vedere qua le "testimonianze" di colleghi e compagni di battaglia che ce la stanno facendo , mi.motiva sempre più.
Volevo chiedere a Sissi e ad Alessandra quanto tempo hanno impiegato e che libri hanno usato. IO so che davanti a me ho un anno quindi mi chiedevo , in modo orientativo, oro come si sono regolate e come si sono organizzate con i tempi.
Complimenti vivissimi, siete grandi ai miei occhi neon solo...spero di riuscire a tenerci in contatto. Un abbraccio.
D
Ciao Danilo, grazie per il tuo commento. Sissi e Alessandra dovrebbero ricevere il tuo commento via email ora che l'ho pubblicato. Se cosi' non fosse, cerchero' di mettervi in contatto. Ben arrivato a NYC e in bocca al lupo per la tua fellowship. Se vuoi il mese prossimo prendiamo un caffe. Buon weekend e a presto!
ReplyDeleteGrazie Pookelina!!!
ReplyDeleteSarà un piacere prendere un caffè insieme e condividere un po' di NYC.
Crepi il lupo e buon inizio di settimana a voi tutti!!
Un abbraccio,
D
Ciao Danilo! Posso per ora rispondere solo riguardo lo step1: ho usato il First Aid, le Kaplan Notes insieme al Goljan per patologia + UW e Kaplan Q banks. Ho impiegato 6 mesi di full study senza giorni di vacanza o altro (si puo' impiegare anche meno tempo ma a discapito dello score finale). Purtroppo e' davvero impegnativo per noi IMG perche' il metodo di studio qui in US e' diverso dal nostro. Inoltre gli argomenti affrontati nello Step 1 sono davvero remoti nella mia memoria (genetica/biochimica/microbiologia etc...). Concordo appieno quindi con quello che dice Pookelina nel suo blog :)
ReplyDeleteTi faccio un grande in bocca al lupo per il tuo futuro!
Complimenti per il tuo blog..
ReplyDeleteCiao Danilo,se vuoi possiamo sentirci via mail: alessandrocchia@gmail.com, se posso esserti di aiuto ne sarei felice. Sissi tu quando farai lo step 2 cs? io pensavo a marzo a philadelphia per poi preparare lo step 2 ck appena possibile magari per il prossimo match! Alessandra
ReplyDeleteCiao Alessandra! Si anche io farp' lo step 2 CK a Marzo a Philadelphia! Ti va di sentirci per aggiornarci sullo studio? Grazie!
DeleteCiao sissi! la mia mail e' quella nel commento sopra, scrivimi cosi' scambiamo due parole, magari ci diamo dei consigli...e un po' di coraggio che non guasta mai =) ho fatto lo step 1 senza conoscere nessuno che studiava...sapere che non sei l'unica "folle" aiuta sempre! Scrivimi!!! A presto =) alessandra
DeleteCiao Alessandra! Non riesco a trovare la tua email, potresti darmela? grazie!
Delete...You guys make me so happy....
ReplyDeletein bocca al lupo, futuri residents in the US!!!
Danilo: fammi sapere quando e' un buon momento per te per un caffe. A febbraio faccio ambulatorio tutto il mese e il tardo pome funziona sempre. Buon weekend!
Matteo: grazie :-)
Sissi e Alessandra: un caro pensiero.
Un abbraccio grande anche a te!
ReplyDeleteEccoci!!Beh è vero quello che si dice...New York City ti coinvolge, ti assorbe...:-)....dunque, per Alessandra.. ti scrivo una mail immediately e grazie!!!!!!Per Pookelina, io finisco tutti i giorni alle 17 circa..ma va da sé che il week end è perfetto. Cmq se ti va, (iannettadanilo@gmail.com) è la mia mail, così da poterci organizzare anche quando fa più comodo a te. Io vivo nell'upper east side, di fronte alla Cornell ( York ave e 70th).
ReplyDeleteGrazie davvero della disponibilità e gentilezza che offri tu e le altre del "gruppo"...siete davvero stupende!!
vi abbraccio e vi auguro buona domenica.
ps In quanto a Sissi ed Ale ,in bocca al lupo per lo step 2!!!
Ciao!
ReplyDeleteTi ho mandato un'email qualche tempo fa, spero che avrai occasione di rispondermi. Non è per metterti fretta, assolutamente, ma ho pensato che magari non la controlli spesso. ;)
Un abbraccio!
Ciao, hai fatto benissimo a scrivermi - non controllo piu' quell'email (motivo per cui ho tolto l'indirizzo email dal blog). Ho letto i tuoi messaggi - ti rispondo in settimana, ok? Buona serata e settimana!
DeleteCertamente, non c'è fretta! Ti ho scritto lì perchè mi avevi dato l'indirizzo tempo fa. Grazie mille per la disponibilità, buona giornata!
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