Friday, January 14, 2011

Aquiloni

Ispirata dai commenti. Non troppo convinta che sia saggio postarlo.


Ho smesso di farmi accompagnare in aeroporto perche' era una pena infinita. Iniziavo a piangere quando vedevo i miei fratelli salutarmi dalla finestra di casa, sbracciandosi finche' la macchina non svoltava la curva. Mi ricomponevo per quelle tre ore di macchina e poi davanti al metal detector ero un fiume in piena. Vedere i miei genitori sorridermi, abbracciarmi e risorridermi, nel mio stesso tentativo di rassicurarci a vicenda che va bene cosi', che c'e' skype, che c'e' tanto amore, sempre, imprescindibile, inscalfibile dalla distanza. 
Sensi di colpa infiniti, forse ancora irrisolti, alimentati dal fatto che nessuno nella mia famiglia mi ha mai fatto pesare la scelta di andare a vivere lontana. "A noi basta sapere che tu sei felice". Ecco, pensavo fosse una frase fatta. Invece e' l'amore piu' disarmante che io abbia mai conosciuto. 
Non solo perche' me lo dicono a voce. Ma perche' me lo dimostrano nei fatti.

C'e' una poesia che non conoscevo e che ho scoperto su questo blog. Mi e' piaciuta moltissimo.  E la copio qui:

I figli sono come gli aquiloni, passi la vita a cercare di farli alzare da terra. Corri e corri con loro fino a restare tutti e due senza fiato… Come gli aquiloni, essi finiscono a terra… e tu rappezzi e conforti, aggiusti e insegni. Li vedi sollevarsi nel vento e li rassicuri che presto impareranno a volare. Infine sono in aria: gli ci vuole più spago e tu seguiti a darne. E a ogni metro di corda che sfugge dalla tua mano il cuore ti si riempie di gioia e di tristezza insieme.Giorno dopo giorno l’aquilone si allontana sempre più e tu senti che non passerà molto tempo prima che quella bella creatura spezzi il filo che vi unisce e si innalzi, come è giusto che sia, libera e sola. Allora soltanto saprai di avere assolto il tuo compito. (Erna Bombeck)

Eccoci qui. Aquiloni. Tutti. 
E i nonni e i genitori, a terra, ci guardano conquistarci il nostro posto nel mondo. I nostri sogni.

C'e' tanta distanza. Ma questa esperienza, ovunque noi siamo, ci offre un'opportunita' per crescere, per arricchirci, per confrontarci, per diventare persone migliori. E nel momento in cui accettiamo la distanza, beh, possiamo comunque ancora fare del nostro meglio per minimizzarla.

Non ho un figlio pertanto ora potrei solo esprimere congetture su cosa sia l'amore materno. Quindi mi limito a dire questo. Io spero con tutto il cuore di essere un giorno un genitore come i miei genitori lo sono stati per me. Di poter guidare i miei figli, quando avranno bisogno. Di essere una brava mamma nel lasciarli poi spiccare il volo, guardarli partire, con il sorriso sul volto e l'amore nel cuore che asciuga quella piccola lacrima, silenziosa, inevitabile. 
Spero di invitarli a vivere la vita, con la stessa fiducia, lo stesso entusiasmo e lo stesso amore che i miei genitori hanno avuto per me. 

Tempo fa la mia piu cara amica oltreoceano mi ha scritto questo. Anche lei e' europea. Anche lei vive oltreoceano. 
I can tell that you love your parents and siblings very much and from what I saw at your wedding I know that also they love you to death. And yet they are ok with you moving across the ocean for a man. That is so generous and selfless of them and so reminds me of my parents and my relationship with them.
I hope that one day I will be able to do the same for my children and have faith and confidence in them and their decisions.


Ecco, quell'ultima frase per me e' un  tesoro. E anche la mia amica.

E domani... tante belle foto e post spensierati!

4 comments:

  1. potrei averlo scritto io questo post.
    abito a tredici ore di aereo dalla mia famiglia, piu' lontano c'erano solo le hawaii oppure la luna. Mi chiedo spesso se ne valga la pena, all'aeroporto ho sempre la tentazione di tornare indietro e mandare tutto all'aria, poi invece sono saggia, o sciocca, e vado avanti. Arrivo qui e tutto sommato sto bene, la vita forse e' persino piu' facile che in Italia. Pero' che grande mancanza i miei genitori. Anche io spero di poter fare con i miei figli quello che i miei hanno fatto e fanno con me.

    E comunque a leggere il tuo post m'e' scesa pure la lacrimuccia :)

    valeriascrive

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  2. io oggi ogni volta che vengo su sto blog piango :-)

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  3. hai ragione, ci perdiamo così tanto, a volte mi chiedo se sarei più felice in Italia ma non ne sono sicura... Oggi è pure il compleanno di mia sorella, l'ultima volta che l'ho vista aveva 10 anni, oggi ne compie 12, ci perdiamo così tanto...

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  4. Valescrive, che piacere il tuo commento...e anche la lacrimuccia, ma solo perche' mi dice che mi capisci :).

    Marica, nooo, la nipotina si scusa per l'effetto indesiderato :).

    Elfonora, tanti auguri alla tua sorellina...:(

    A tutte voi grazie per le belle parole. Le ho apprezzate molto. A volte anch'io ho i miei "pensieri proibiti" che poi rimetto da parte perche' non hanno risposta. E prevale la riconoscenza per questo amore. E per quest'opportunita' di crescere e migliorarci ogni giorno. E alla fine, anche se le nostre sono domande ancora senza risposta, finche' le lacrime scendono perche' nel cuore abbiamo tanto amore, in un certo senso siamo fortunate...

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