Wednesday, September 14, 2011

Imparare a chiudere la porta

Avverto: e' un post triste.
Come me questa sera.

Imparare a chiudere la porta del cuore per proteggere la tua famiglia e te stessa.
Perche' non sei solo medico ma sei anche moglie, sarai anche mamma, sei anche figlia, sorella e amica.

Imparare a chiudere la porta del cuore perche' se offri del tempo al di fuori dell'orario di lavoro ad una persona, lo dovresti offrire a tante altre. E anche per te il giorno ha solo 24 ore.

Imparare a chiudere la porta del cuore perche' ognuno ha una storia piu' complessa e forse non e' solo come sembra. O forse lo e'. Ma per quanto tu voglia infondere forza e coraggio, sono sentimenti che deve trovare dentro se stesso.

Lasciare una persona anche quando e' chiaro che, nonostante l'elenco confuso di sintomi inconsistenti con cui la conversazione e' iniziata, parlare e' la sola cosa di cui abbia bisogno.

Imparare a dire goodbye e lasciare una stanza senza sentirti egoista e snaturata.
Forse questa e' di tutte la sfida piu' grande.
Piu' grande ancora del venire a capo del caso clinico piu' complesso.

E a renderlo ancora piu' difficile, imparare ad accettare che la porta va chiusa per un misero time constraint.

2 comments:

  1. Si, ma apriamola un po' anche, sta porta. Il medico non cura solo i sintomi fisici. Se mostra un po' di sensibilita' e umanita' non fa di certo male ne' al paziente, ne' a se stesso.
    Elisa

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  2. Oh, forse non si capiva... non intendevo dire di imparare a eliminare il lato umano del rapporto ma semplicemente quanto sia difficile renderti conto di non riuscire a dare quanto vorresti. E ieri e' successo per pura mancanza di tempo.
    PS: benvenuta!

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