Monday, September 3, 2012

New York will change you

L'ultimo giorno prima delle vacanze ho salutato un'infermiera che mi ha abbracciato e mi ha detto: "Michela, you are too sweet and too polite. New York will change you."

Quella frase mi ha turbata molto. E troppo spesso ci penso e ci ripenso. Questi cinque anni in America mi hanno cambiata ma, a parte qualche sfumatura che mi piace meno, direi che il cambiamento e' stato in meglio. In questi due mesi a New York ho conosciuto realta' e persone che mi stanno facendo riflettere tanto e che, mentre disapprovo con sempre maggior convinzione, inesorabili diventano parte della mia quotidianita' e di me. E tutto cio' mi fa paura. Ho una gran paura di diventare una persona peggiore.

E' strano quando la societa' attorno a te cambia d'improvviso. Quando i valori attorno a te si rimescolano e dispongono secondo un nuovo ordine. Fin dal primo incontro ho amato New York con l'innocenza, l'entusiasmo e la predisposizione allo stupore del turista. Ora la studio con spirito critico, estendendo i confini oltre Manhattan, pensando alla lunga scadenza e mi destabilizza con le sue contraddizioni, con un costo di vita che con insolenza sfida la dignita' umana, con un divario sociale esasperato e una poverta' sfacciata che alimenta un'ignoranza e una violenza che non avevo mai conosciuto e che ogni giorno mi aspetta giacendo nel letto d'ospedale quasi temesse mi potessi dimenticare di lei.

Tutti questi pensieri mi irritano tremendamente perche' vorrei vedere solo il bello di questa citta', o meglio vorrei che New York fosse solo bella, senza smarrirmi di fronte a cio' che mi sembra inaccettabile e inguaribile. E ancora piu' inaccettabile e' che mi basta guardare fuori dalla finestra e rimango affascinata di fronte alla magia che impregna questa citta', mi basta riemergere dalla metro nel cuore di Manhattan e rimango ammaliata dal suo fascino. L'indulgenza si impossessa di me, annebbia la mia razionalita e le mie riflessioni, il mio cuore ricomincia a battere e mi ritrovo impotente di fronte ad una New York che troppo in fretta diventa un sogno irrinunciabile e una sfida alla gerarchia di valori.

Ogni volta che questa New York cosi' ambivalente fa capolino nei miei pensieri, mi ripeto che dev'esserci un modo. Ma ora come ora sento che non sono pronta a gestire una realta' tanto diversa da me. Mi sento troppo plasmabile e influenzabile. Mi trovo sempre impreparata di fronte alle sue provocazioni e sono sempre piu' diffidente e timorosa di diventare qualcuno che non voglio essere. E allo stesso tempo desiderosa di abbandonarmi a questa citta', darle fiducia, darle una chance di mostrarmi i suoi meccanismi e spiegarmi i suoi perche'. E credere che, come ogni parte d'America ha fatto finora, anche New York fara' di me una persona migliore.

Intanto pero' quel New York will change you risuona minaccioso dentro di me.

9 comments:

  1. non credo sia New York. Tutte le partenze ci cambiano. Si parte in un certo modo e poi si torna, se si torna, in un altro.

    valescrive

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  2. Purtroppo sono anche le sue mille contraddizioni a renderla carismatica...
    Non so, posso dirti che vivere fuori da Manhattan, in un altro borough, aiuta a mantenere il senso di realta' e la stabilita' mentale... almeno i miei!
    :)
    Alice empatizzatrice

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  3. Valescrive, e' il cambiamento in negativo che mi fa paura, quel you're too sweet and polite e credimi che sono perfettamente nella norma di sweetness and politeness...

    Alice, grazie, spero di trovare presto il tempo di vivere, conoscere e capire di piu' questa citta'. Ne sento proprio il bisogno... e un fortissimo desiderio...

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  4. Non è detto che fosse da intendere in senso negativo, quella frase ... Forse sei ancora 'da iniziare' hai quella paura o timore reverenziale che magari trattiene qualcosa di te e che invece potresti dare, ottenendo risultati ancora pù brillanti. Fai un lavoro particolare, ed hai un punto di vista che ti permette di arrivare a determinate conclusioni. Ma, è solo perchè là c'è tanta gente, le cose però si ripetono sempre, e dappertutto, in piccolo si, tutto si ripete. Anche le persone che non ci piacciono, sono ovunque !
    Vai avanti e sii te stessa, non esiste città che può cambiarci, saremo sempre noi !! Baci baci
    Dancer

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  5. Ci faro' un secondo post perche' mi sa che non sono riuscita ad esprimere bene quello che sento... pero' mi piace la tua conclusione :)! Buona settimana!

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  6. Ciao Pookelina!
    Il tuo blog è fantastico! complimenti! Ho così tante cose da chiederti!!!
    Sono una studentessa al 5 anno :)
    Sai dove posso trovare le date per gli esami del Usmle che si svolgeranno nel2013? Hai fatto un periodo da observer a New York? Come hai fatto richiesta?
    grazie mille :))

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    1. Grazie :)!
      Puoi sostenere lo USMLE ogni giorno dell'anno a parte le prime due settimane di gennaio. Trovi tutte le info aggiornate sul brochure annuale dell'ECFMG. E' lunghino ma e' molto chiaro e contiene tutte le info possibili e immaginabili.
      Non ho fatto un'observership a NY ma la prassi e' quella di contattare direttamente l'ospedale che ti interessa (e' qualcosa che organizzi da sola).
      In bocca al lupo.... dai che se sei al quinto anno ci sei quasi :)!

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  7. Ciao Pookelina!
    Vorrei farti alcune domande riguardo L'Usmle....:)
    grazie :)

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    1. Volentieri! Ma quello che so e' gia' nel blog e soprattutto ho smesso di prestare attenzione a modifiche che sono state apportate. So per certo che hanno introdotto nuove parti nello step2ck e che la correlazione tra two-digit score and three-digit score e' cambiata.
      Dimmi pure le domande ma per info accurate e aggiornate ti consiglio di leggere l'opuscolo informativo che l'ECFMG pubblica e aggiorna annualmente.

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