Wednesday, March 13, 2013

Cold feet

Lavoro 80 ore alla settimana.

Quando lavoro a tempo pieno, tutto e' perfetto e sono felice.

Poi ci sono i mesi piu' leggeri come questo, durante i quali, quando mi sfilo il camice, mi sfilo anche la gioia che ho dentro e constato quanto fragile e ancora da costruire sia la mia vita a NY. 

Quanto mi manchino gli affetti di cui ho fatto tesoro nel corso degli anni.

Le email in arrivo mi fanno sentire che le parole senza un volto, senza un tocco, non colmano ma alimentano una mancanza.

Mi cade involontariamente l'occhio sul prezzo che devo pagare per la realizzazione dei miei sogni.

E la forza che ho costruito dentro di me negli anni si sgretola. 

Rimango sola con l'incertezza che questa scelta (non) sia fattibile nella lunga scadenza. 

Con il pensiero che diviene sempre piu' consapevolezza che forse la famiglia e l'amicizia sono molto piu' grandi e necessari di qualsiasi altro sogno.

4 comments:

  1. Ciao Pookelina,

    Ogni tanto passo a leggere i tuoi post e sto pensando di intraprendere un percorso simile al tuo.
    Questo post, sinceramente, mi ha spiazzato... Posso solo immaginare quanto sia dura studiare, superare il test, lasciarsi tutto alle spalle... Persino la stessa decisione di provarci non è cosa semplice.

    Col senno di poi, lo rifaresti?

    Grazie davvero.

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  2. Ciao Pookelina!

    Sebbene non abbia mai commentato, leggo con piacere il tuo blog.
    Questo post, ahimè, mi ha spiazzato...
    Posso solo immaginare le mille difficoltà che hai affrontato: l'umsle, la partenza, l'abbandono della famiglia, degli amici ecc.
    Ad oggi, col senno di poi e un anno di esperienza alle spalle, ad una persona che voglia intraprendere un percorso simile al tuo, ovvero specializzarsi negli USA, lo consiglieresti?
    Per quali motivi lo consiglieresti/sconsiglieresti?

    Ti saluto complimentandomi per i traguardi che hai raggiunto e per quelli futuri che raggiungerai.
    Ciao,
    Fabio

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  3. Hey Fabio,

    Ho pensato tante volte di scrivere un post a riguardo e se trovo il tempo lo faccio.

    Per me e' difficile scindere le sclte personali e professionali. Io non sono venuta in America per fare la specialita'. Ma, una volta deciso che avrei vissuto qui almeno per un po' di tempo, ho deciso a ruota di intraprendere il percorso di residency. Perche' sapevo che il medico era l'unica cosa che volevo fare 'da grande'.

    Rifarei la scelta di laurearmi in medicina e intraprendere la specializzazione per questa carriera. Ma ripeterei questo percorso ovunque. L'America non l'ho scelta, mi ci sono ritrovata. Per tante cose sono motlo contenta. Per altre e' un Paese che non mi piace. Ma credo sia cosi' in ogni parte di mondo...

    Spero di esserti stata di aiuto.

    Buon weekend,

    Pookelina

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  4. Ti ringrazio della risposta.

    Mi farà riflettere, analogamente al post.
    Per ora, l'unica certezza che ho, è diventare un medico. Tutto il resto è un'incognita.
    Cerco di raccogliere più informazioni possibili per fare la scelta migliore. La scelta di cui non posso pentirmi.
    Sarà dura, speriamo che il tempo porti consiglio.

    Grazie Pookelina,

    Fabio


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