Wednesday, March 14, 2012

La Valle Sacra degli Incas

Dopo avervi raccontato la mia visita di Arequipa, oggi vorrei darvi il benvenuto ufficiale in Peru. 

E' con il Peru che e' cominciata la nostra esplorazione del Sud America - un viaggio pieno di aspettative che si e' rivelato molto interessante ed affascinante, a volte un po' sconfortante ma, andando preparati emotivamente, e' sicuramente una terra che spicca per i magnifici colori, soprattutto dei costumi tradizionali andini, e i paesaggi semplicemente inimmaginabili finche' gli occhi non vi si imbattono.


Il compito di plasmare la nostra prima impressione del Peru spettava a Lima. E direi che ha fatto un buon lavoro, tanto piu' che il poco tempo a disposizione, la stanchezza accumulata nel viaggio e il maltempo non giocavano a suo favore. Dopo solo un pomeriggio a zonzo nel centro storico a farci un'idea della citta' prima di imbarcarci sul volo successivo, direi che, della Lima che abbiamo visto noi, ci sono piaciuti gli edifici colorati, l'influenza spagnola nell'architettura dei palazzi coloniali e l'atmosfera vivace del centro storico.
 



Dopo questa breve sosta nella capitale, siamo saliti su un aeroplano locale e, meraviglia delle meraviglie, abbiamo sorvolato le Ande - strepitose viste dall'alto, con le loro creste innevate, il profilo affilato, la sagoma maestosa ed imponente, davvero mozzafiato!

Cosi', su quel volo, e' iniziato il nostro vero viaggio in Peru. Sbarco a Cusco, la capitale dell'impero inca e capitale storica del Peru, dichiarata patrimonio dell'umanita' per la bellezza e il valore degli edifici di epoca precolombiana e coloniale che rievocano la lunga storia di questa citta'.


Plaza de Armas e le stradine tutt'attorno al centro sono molto suggestive ma, per me, la vera chicca e' il pittoresco Barrio de San Blas, arroccato sulla collina dietro Plaza de Armas, formato da viuzze ripide e strette lungo le quali curiosare nei laboratori di artigianato e negozietti di prodotti locali e scegliere tra tanti ristorantini il posto per una bella cenetta. E visto che siamo in tema, una parentesi culinaria - proprio a Cusco ho assaggiato per la prima volta la carne di alpaca che assolutamente consiglio a tutti i non vegetariani.

 
I balconcini che contornano gli edifici affacciati sulla piazza non appartengono ad abitazioni private ma sono spesso una nicchia particolarmente accogliente di un bar dove fare una colazione all'aperto con vista sulla citta'.

  
Merita una visita anche il Convento de Santo Domingo.

 
Tornando al nostro itinerario, Cusco l'abbiamo visitata a piu' riprese visto che, arrivando dal livello del mare ed essendo Cusco a quasi 3400 m, ci era stato raccomandato di dirigerci subito ad Aguas Calientes, un paesino a poco piu' di 2000m dove generalmente i turisti trascorrono la notte prima di inerpicarsi lungo la montagna alla volta di Machu Picchu.

La strada che porta ad Aguas Calientes e' una linea ferroviaria che si snoda ai piedi delle Ande, attraverso la Valle Sacra degli Incas ed e' uno dei pochi interventi dell'uomo in quest'ambiente naturale cosi' estremo. Per gli amanti della natura: un'alternativa al trenino e' l'Inca Trail, che comporta un backpacking trip di tre-quattro giorni attraverso la Sacred Valley. Purtroppo, per noi era un desiderio che e' rimasto tale (ci siamo mossi troppo tardi) ma quando, attraverso i finestrini del treno, ho visto una fila di puntini colorati e allineati muoversi lungo le pendici della montagna non ho potuto che constatare che ci siamo persi davvero qualcosa di fantastico.

Dopo aver pernottato ad Aguas Calientes, al mattino, invece di prendere le navette, ci siamo incamminati lungo la strada sterrata, che lungo il cammino diventa sentiero, verso Machu Picchu. Risalire la montagna a piedi rende l'arrivo alla citta' perduta ancora piu' eccitante.


Una volta accertatici che la nebbia si sarebbe dipanata e che avremmo potuto vedere la cittadella degli Incas, anche la nebbia e' diventata la benvenuta...  Intravedere una delle nuove sette meraviglie del mondo ancora avvolta nella nebbia rende l'incontro ancora piu' intrigante.

Ed eccola qui, in uno degli scorci classici


Dopo una visita guidata e un secondo giro indipendente alla citta' degli Incas, non paghi della prima scarpinata, abbiamo deciso di scalare ancora un pezzettino di montagna ed arrivare sul cucuzzolo di questa cima da dove le Ande si mostrano in tutta la loro immensita' e maestosita', avvolte nel silenzio della natura. Uno di quei momenti in cui ti senti un minuscolo puntino nell'universo, totalmente inondato dalla forza della natura.


Il nostro viaggio e' poi proseguito risalendo la Valle Sacra degli Incas, questa volta fermandoci a scoprire gli altri principali paesini che punteggiano questa valle. Il primo, Ollantaytambo, e' il punto di partenza dell'Inca Trail e del trenino per Aguas Calientes. Oltre ad un giretto nel piccolo villaggio, molto bello e' il sito archeologico che, attraverso una serie lunghissima di terrazzamenti, conduce alle rovine di un tempio e ad un panorama che ripaga la fatica della sfacchinata.

Successiva fermata a Chincero dove abbiamo fatto un bel giretto attraverso le strette stradine del mercato, una visita al sito archeologico e... una miriade di fotografie al paesaggio circostante.

La scoperta della Valle Sacra degli Incas e' proseguita con la visita del sito di Sacsayhuman, luogo con funzioni cerimoniali e in particolare adibito al culto del sole. Una curiosita': l'iniziale piano della citta' di Cusco prevedeva che la citta' avesse la forma di un puma, animale sacro al popolo Incas. Sacsayhuman ne era la testa. Vicino a Sacsayhuman c'e' il sito di Tambomachay, dedicato invece al culto dell'acqua e visitabile insieme a Sacsayhuman nella stessa giornata.

Infine l'indimenticabile Pisac. Ci siamo arrivati dopo esserci stipati su un autobus insieme al triplo di persone che l'autobus poteva effettivamente contenere. Il pulmino ci ha lasciati alle porte della cosidetta Pisac Inca da dove una stradina stretta e tortuosa scende tra terrazzamenti in parte ancora in uso e le rovine di questa meravigliosa civilta'.

 

Giunti nel fondovalle ad attenderci c'erano le bancarelle del famoso mercato di Pisac e un'inaspettata processione che ha contributo a creare atmosfera.


Da ultimo alcune tra le mie foto preferite scattate nel villaggio di Pisac.
  E dopo questa carrellata finale di fotografie annuncio il the end di questo lunghissimo post.
 Il prossimo viaggio... in barca sul Lake Titcaca! 

8 comments:

  1. Che viaggio strepitoso!! Andare in Perù e visitare il Machu Picchu è uno dei miei sogni da tantissimo tempo, sogno quel panorama meraviglioso e l'atmosfera magica di quei luoghi fuori dal tempo...e ora sogno anche di fare l'Inca Trail eheheheh!!
    Grazie per questo bellissimo racconto, come sempre le tue parole e le magnifiche foto rendono perfettamente le tue emozioni!
    Un bacione
    Francesca

    http://thetraveldiaryblog.blogspot.com

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    1. Ti auguro che questo tuo sogno si avveri presto! E' davvero un paese meraviglioso.
      Come sempre, grazie mille anche delle tue belle parole.
      Un abbraccissimo... ancora per poco da Seattle :-)!

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  2. Questo post è assolutamente splendido!
    Sono rimasta senza parole! complimenti per le foto...
    Selene

    http://hipandchips.blogspot.com/

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    1. Grazie mille! Sono contenta ti sia piaciuto...tanto piu' che le tue di foto sono sempre uno spettacolo!

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  3. Concordo con Selene, le foto parlano da sole e continuo a riguardarle! Davvero spettacolare!

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    1. Grazie, ma che carina! Aspetto il tuo prossimo post, spero arrivi presto!

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  4. Replies
    1. Grazie mille ma e' il posto che e' uno spettacolo di suo :)!

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