Thursday, August 18, 2011

In subbuglio

Mi manca scrivere.
Ma non ho la testa.

La gloria e' durata un paio di giorni senza nemmeno troppi festeggiamenti dati i ritmi. Ora ho di nuovo la tensione alle stelle per il prossimo esame che sta arrivando troppo in fretta e per il quale non sono ancora riuscita ad aprire un libro. Ma almeno sono riuscita a cambiare il mio orario ed anticipare la mia partenza. Usero' questi cinque giorni di grazia per una puntatina a Seattle e una full immersion nello studio, con qualche cena con alcune coppie che non vedo da troppo tempo. E che mi mancano tanto.
Il traguardo e' cosi' vicino. Ma per come sono messa ora e per come e' andato questo mese, ho cosi' paura di sbagliare. E se sbaglio questa volta, addio match quest'anno... meglio che mi metta all'opera. Ma avevo tanta voglia di lasciare due righe. In questa parte di me a cui mi affeziono sempre di piu'.

E tra una cosa e l'altra, qualche sera fa Sri ed io siamo tornate a casa insieme a una ragazza che e' in gruppo con noi. Abbiamo cucinato insieme. Cenato tra tante chiacchiere. Parlato di tutto e di piu'. Riso e scherzato. Per un attimo asciugato lacrime (il che mi ha permesso di constatare che non ero/sono io la sola ad essere travolta da questa tensione senza certezze, ma di questo un'altra volta).  Ho regalato un fiore di Matt come in bocca al lupo per un'interview inaspettata. Ne ho ricevuto uno io, inasepttato. Siamo scese per una breve passeggiata, durante la quale ho scattato queste foto. E quella sera (cosi' come ogni altro giorno qui insieme a Sri) mi sembrava di riavere tra le mani la mia vita, un briciolo di spensieratezza, le serate con le amiche, un'amicizia avvolgente tutta per me, le coccole delle chiacchiere sedute su un divano a parlare e parlare, senza filtri, conosciute da pochissimo e con cosi' tanto in comune... Per quanto io sia un po' delusa dall'attivita' qui per la quale avevo tutt'altre aspettative, l'incontro con queste due persone ha reso priceless quest'esperienza. E nella mia fantasia ci immagino tra qualche anno, riunite per un weekend, a raccontarci le nostre vite da specializzande, a guardare indietro, a ripensare a questo periodo che sicuramente ci sembrera' molto piu' roseo di quello che sembra ora, con i mariti, tre ingegneri, che parleranno di cose per noi incomprensibili, con i nostri bimbi che giocheranno insieme... e ai quali ci sentiremo di insegnare, forti e sicure, che credere nei propri sogni costa ma vale la pena. Di essere forti e non arrendersi mai. E di circondarsi di amici ed essere un amico, in qualsiasi percorso scelgano. Che condividerlo lo rende molto piu' fattibile. Che l'amicizia ti da una serenita' e un'energia positiva per cui anche le salite piu' ripide sembrano molto meno faticose. E attraversare questi momenti insieme rende il rapporto ancora piu' completo e indissolubile.

E siccome vivendo a Seattle ho imparato a fotografare in maniera selettiva... certe foto fanno si che questo posto mi sembri pure bello. Ed e' cosi' che voglio ricordarlo.
Anche se girando l'angolo sono blocchi di cemento, senza tetto o rifiniture, con l'intonaco che si sbriciola, quella sera sono stata proprio bene nella nostra passeggiata.

Ed e' cosi' che voglio ricordare la Georgia.


4 comments:

  1. che bella questa amicizia che e' nata cosi' in fretta.... e sicuramente anche dalla georgia riporterai a casa qualcosa di buono :-)

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  2. Marichina... ci sei ancora? Se si, vuoi venire in chat su gmail or fb?
    Comunque si... sono davvero contenta di tornare a casa con questa nuova amicizia da coltivare...e non vedo l'ora di finalmente programmare il nostro di incontro :)!!!

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  3. Parti? Scusa ma la mia partenza mi ha tolto il tempo da dedicare ad altri blog..........sono curiosa :)

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  4. Partivo da un mesetto in Georgia per tornare a Seattle. A te... buoni preparativi... il buon viaggio te lo scrivero' giovedi :)!
    Buona domenica!

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