Il cielo e' coperto da una coltre di nuvole bianche. Le temperature si sono abbassate drasticamente ma non abbastanza perche' scenda la prima spolverata di neve. In giro guanti, sciarpe, berretti e cappotti. Sulla via di casa, nell'attraversare la citta', l'aria inspiegabilmente impregnata di un profumo di bbq come se fosse il 4 luglio. Ma soprattutto questa sera l'aria profumava tanto di casa.
E mi sta quasi bene lasciare queste ore permearsi della voglia di essere a casa, in famiglia. Una voglia che se ascolto bene, non e' la voglia di casa e intimita' che mi prendeva a Bologna con i primi freddi e che assecondavo con qualche ora di treno. E' voglia di piantare radici, di avere un appartamentino tutto per noi, da arredare, da sentire nostro, dove ritrovarci ogni sera e raccontarci la nostra giornata raggomitolati in un abbraccio, dove progettare e crescere inseme, dove viverci marito e moglie e poi nel tempo allargare la nostra famiglia. Nel tempo infileremo la chiave nella toppa e troveremo degli abbracci piccini piccini con il naso all'insu', correggeremo compiti e terremo la mano mentre piccoli occhietti si chiuderanno, culleremo quelle paure che si aggrapperanno a noi nel cuore della notte, ci divideremo i compiti del giorno successivo e coordineremo gli orari, proveremo a ritagliare il tempo per noi e la maggior parte delle volte falliremo, ma sara' bello. Sara' un po' come questo weekend in cui per la prima volta siamo usciti dallo stand-by e ci siamo sentiti finalmente in viaggio verso i nostri obiettivi, a gioire dei primi germogli e progettare finalmente un futuro concreto che ci sta aspettando. Sempre con una mappa senza destinazione in mano ma con la certezza che tra meno di un anno sara' tempo di chiudere il capitolo che ci ha visto scambiarci i primi gesti d'amore fino alla promessa di amore eterno, lo stesso capitolo che ci ha visto con una laurea in mano, incerti, imbastire il nostro futuro e iniziare a costruire le nostre carriere. E quando sara', sara' triste voltare quella pagina ma per ora i riflettori sono tutti puntati sui nuovi capitoli che ci aspettano.
E questa sera in cui sono qui, me, myself and I, ad un indirizzo che tra poche settimane sara' un ricordo, mi perdo nelle mie fantasie e nei miei desideri per ora impossibili, in bilico tra un passato che comincia a sfumare nei ricordi ed un futuro che tempo due settimane iniziera' a prendere forma, con un biglietto one way di ritorno a Seattle, dopo un'estate un po' vagabonda ma produttiva, e un calendario in cui segnare le interview che ci porteranno a scoprire la citta' dove ambienteremo la prossima fase di questo viaggio.
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