So gia' che e' un post che non dovrei scrivere. Che alla fine tutto si sistemera'. Ma lo scrivo. Perche' e' parte di questa storia. E per preparare chi si accinge a intraprendere questo viaggio. Un viaggio di regole, statistiche, cut-off, requirements che cambiano a seconda della categoria AMG (American medical graduates) vs. IMG (international medical graduates). E' un viaggio in cui partiamo svantaggiati e non possiamo paragonarci in nulla e per nulla agli AMG. La scuola di specialita' dove entriamo non rispecchia le nostre capacita' o la qualita' della nostra application e men che meno della nostra persona.
Nella mia mente ingenua e sognante mi son sempre detta che alla fine, una volta specializzanda, questa spada di damocle di IMG avrebbe finito di pendere e finalmente non sarebbe piu' importato che io mi sia laureata a Bologna piuttosto che alla University of blablabla. Ma oggi mi ha assalito il dubbio di cosa succede se finisco in un ospedale di quelli che io ho classificato come middle-bad or bad. Con la citta' posso put up. Con la qualita' del training no. Eppure ancora non capisco come io sia vista nell'ambito dell'application season. Recentemente le parole di un direttore di specialita' avevano rinvigorito il mio spirito. Ma ogni tanto scivolo sulle mie insicurezze e i miei timori e mi faccio un gran male. Mi ritrovo con il mio sogno di poter diventare il medico migliore che io possa essere tra le mani, sussurrargli che ce la faremo, come stessi rassicurando un bambino, e poi guardarmi intorno e vedere tante porte aperte dove non voglio andare, delle porte interessanti semiaperte e quelle che vorrei tanto varcare ancora chiuse. E allora mi sorge il dubbio se il mio training non sara' mai all'altezza degli standard che mi sono prefissa. Se le persone con cui lavorero' non saranno quegli inspiring mentors che sto aspettando in grazia. Se saro' orgogliosa e fiera dell'ospedale dove lavorero' e della cura che sapremo offrire ai pazienti.
Sento un amore immenso dentro di me, locked nel mio cuore dalla burocrazia, che bussa in attesa che il match gli apra la porta e gli permetta di shine lungo il mio percorso e portare calore e gioia nelle persone che incontrero'. Sento di poter dare cosi' tanto, di poter portare cosi' tanta gioia, di poter portare un sorriso a chi viene a cercarlo in un ambulatorio, di poter regalare affetto a chi e' in una stanza anonima di un ospedale (e se qualcuno ha imparato a conoscermi, sa che non lo dico con arroganza o superiorita'). Non ce la faccio quasi piu' ad aspettare. Ma tengo botta.
Perche' so che ci sara' un inizio.
Pero' deve valerne la pena.
Non dimentichero' mai la sensazione di camminare verso casa a settembre e pensare ogni sera "I made my day worth it". Voglio fare di nuovo qualcosa per poter rincasare con quella pace e soddisfazione nel cuore. Di aver given back. For all what I've had. That is nothing extraordinary. But still, it's very precious and priceless.
Il mio prof americano in commento al mio personal statement mi scrisse "Michela – you made my job simple. I advise you not to change a word in your lovely letter. There are a few unique ways you say things, but they are charming and they just prove you wrote it. The right place will pick you, so have faith."
La mia forza: The right place will pick you, so have faith.
Ci voglio credere.
ho tanta fiducia nel tuo professore e spero tanto che il posto giusto ti scelga!
ReplyDeletedai michelina!!! faccio il tifo!!
Se tante persone attorno a te si sono accorte di quanto tu valga, non demordere: ce ne saranno ancora tante che apprezzeranno appieno le tue qualità.
ReplyDeleteTu sii sempre te stessa, perchè i primi a dover essere orgogliosi di noi stessi siamo proprio noi stessi. Ricorda che anche il training sarà qualcosa di temporaneo: se dovessi finire in un ospedale middle-bad o bad, sarà comunque un ospedale in cui non dovrai stare a lungo termine. Quello che conta è specializzarsi e iniziare veramente la carriera da medico, per poter anche continuare serenamente la vita privata.
Scusami se mi sono dilungata...
Tieni duro, e speriamo che il futuro possa portarti tanta gioia, dopo tutte le fatiche sudate per arrivare fino a questo punto :):):)...
Grazie ancora per condividere tutte queste emozioni con noi lettori. Ogni volta che leggo un tuo post, mi sento arricchita dentro. E siccome anch'io ho intrapreso la tua stessa strada, mi sento maggiormente coinvolta.
Dai Michela, siamo tutti con te :):):)!!!
Saluti da Torino...
Marichina, grazie mille... sento il tuo tifo :)!
ReplyDeleteLife, grazie di cuore (come sempre :)) delle tue belle parole. Le apprezzo tanto. Sei una lettrice davvero speciale...
Dai tieni botta e vedrai che va tutto per il meglio !
ReplyDeleteGrazie, Palbi... my fingers are crossed!
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