Thursday, November 24, 2011

Thanksgiving

Ogni anno aspetto Thanksgiving come da bambina aspettavo la notte di Natale. Facendo spazio nel mio cuore per tutto il calore che questa festa porta con se'. Un piccolo tesoro che dura il tempo di una notte ma che si costruisce durante un anno intero e che per un altro anno intero poi risplende.

Il Thanksgiving mi affascina per il significato. Mi piace la semplicita' con cui mi era stato spiegato la prima volta che ero in America, la prima volta che lo festeggiavo. Mi era stato detto che ci si riunisce con la famiglia per ringraziarsi reciprocamente per la presenza e l'affetto. Per dirsi "grazie". E questa piccola parolina per me e' sempre cosi' carica di significato. E' lo stesso grazie che in silenzio attendo di sentire un giorno da un paziente per aver fatto qualcosa di davvero significativo per lui. E' un insieme di lettere che esprime un sentimento che troppo spesso non riesco a descrivere altrimenti. E' una parola che non ha sinonimi e che nella sua unicita' esprime una delle gioie piu' grandi e profonde.

Dentro di me mi piace pensare che un giorno saremo Matthew ed io ad organizzare il Thanksgiving a casa nostra. Che prepareremo la tavola la sera prima, con cura, con gusto, con attenzione ai piccoli dettagli. La mattina ci sveglieremo presto e ci metteremo all'opera in cucina. Decoreremo la casa e la renderemo calda e accogliente per i nostri ospiti in arrivo dall'Europa, dalla California e da chissa' che altro dove. Mi piace immaginarmi una lunga tavolata con la tovaglia bianca e ogni postotavola di un colore diverso. Mi piace immaginarmi piccole altezze che spuntano da una pila di cuscini sulla sedia, sfumature di colore nei capelli, urletti vivaci e voci piu' pacate, l'ingenuita' e la saggezza in sguardi sinceri e carchi di affetto, risate e chiacchiere, conversazioni un po' piu' serie nei catch up, sorrisi e affetto che a zig zag raggiungono tutti i commensali e scaldano il cuore di tutti.

Ieri sera prima di addormentarmi pensavo a cosa sono grata questo giorno di Thanksgiving. Ne cercavo una sola. Ma, ripercorrendo l'anno, non l'ho scovata, ne' nel mio cuore ne' nella mia mente. E sono contenta di non averla individuata. Perche' da quando sono venuta in America, piu' per l'esperienza che per la cultura, ho imparato ad essere molto piu' appreciative e guardare tanti gesti, presenze, parole, emozioni, eventi come un privilegio, una piccola fortuna, un qualcosa in piu' nella quotidianita'.  Credo che questo nuovo atteggiamento mi abbia reso una persona migliore. O comunque, a me piaccio di piu' cosi'. Sono molto piu' felice, solida e serena. E allora, invece che fare la lista degli affetti, delle persone, dei traguardi, degli eventi per cui sono grata quest'anno, semplicemente vorrei augurare a tutti noi di poter sempre apprezzare le piccole e grandi cose che tutti quanti abbiamo. Ed essere felici.

Happy Thanksgiving!

3 comments:

  1. GRAZIE
    mi dimentico sempre che tu sei nel paese del thnksgiving day original!! : )
    ilaria frollini

    ReplyDelete
  2. Bei pensieri! Se tronate a sud, fateci un colpo!

    ReplyDelete
  3. Piu' che volentieri! Bentornati sulla West Coast e buon weekend!

    ReplyDelete